Scuole chiuse anche oggi a Tarquinia e Montalto, dove, dopo l’alluvione di domenica, è iniziata la conta dei danni. Incalcolabili secondo le prime stime. Si parla di milioni e milioni di euro. Addirittura, cinquanta, forse sessanta o anche di più. Ci sono da ricostruire spiagge, stabilimenti balneari, strade, infrastrutture e sistemi fognari. A Tarquinia, alle Saline, sono state danneggiate tutte le piscine, al Lido è andato fuori uso il sistema fognario, senza considerare i rischi per il patrimonio etrusco, oggetto di valutazione da parte della Soprintendenza. Il Comune, tramite il sindaco Alessandro Giulivi, sta predisponendo gli atti per chiedere lo stato di calamità.
A Montalto i danni maggiori li hanno invece subiti le aziende agricole. Molti sostengono di aver perduto il raccolto della prossima stagione. Una stima reale dei danni, ha annunciato il sindaco, Sergio Caci, la si avrà martedì 19 novembre non appena sarà conclusa dagli uffici comunali, dalla Protezione civile e dai vigili del fuoco la ricognizione di tutte le emergenze segnalate.
A Viterbo città si sono registrate piccole frane, sono caduti alberi e come al solito si è dovuto fronteggiare il fenomeno delle strade allagate, che adesso in alcune zone si sono riempite di buche. Il sindaco Arena si è detto al lavoro per reperire nelle pieghe del bilancio 100 mila euro per gli interventi più urgenti. Da una parte all’altra della provincia, da segnalare ancora la chiusura a Civita Castellana della circonvallazione Belvedere Falerii Veteres, al momento interdetta al traffico in via precauzionale dopo il cedimento di una parte della carreggiata. Gli operai stanno lavorando per riaprirla a senso unico alternato.