Continua la bagarre a Sutri, dove non si capisce più chi è l’opposizione e chi la maggioranza. A sconvolgere tutto l’apertura di Sgarbi alla minoranza guidata da Lillo De Mauro ma passano i giorni e si brancola nell’incertezza.
Casini in una nota punta il dito contro le responsabilità di De Mauro dopo la sua fuga dal Consiglio di venerdì scorso: “Troppo comodo mettere la testa sotto la sabbia e sottrarsi alla discussione e al voto dei punti all’ordine del giorno. Troppo comodo non presentarsi, sottraendosi alla responsabilità tanto ipocritamente sbandierata. Troppo comodo venire a votare solo le cose comode. Troppo comodo. Noi eravamo presenti. Per l’ennesima volta ci abbiamo messo la faccia. Tutti presenti e pronti a discutere e votare i punti all’ordine del giorno”. “E allora vi diciamo – continua Casini – che invece di elevarvi a fare i responsabili assenti potevate venire in Consiglio a spiegarci tutte le vostre soluzioni di difficile comprensione. Potevate venire in aula a raccontare a noi comuni mortali quali sono le vostre proposte in merito. Potevate venire a spiegare a noi e ai cittadini quale è la vostra missione responsabile. Potevate venire ma non lo avete fatto. Noi abbiamo scelto di lasciare il Consiglio perché non ci stiamo a questi piccoli giochetti politici. Non ci stiamo alla strumentalizzazione politica a mezzo stampa. Noi c’eravamo ieri, ci siamo oggi e ci saremo domani con la nostra faccia e le nostre idee”.
Ma Sgarbi non demorde. Rivendica il diritto di fare la maggioranza con chi gli pare, quindi con De Mauro, e conferma che per ritrovare un minimo di serenità “Matteo Amori e Nunzia Casini devono andarsene. Loro non li voglio proprio”. Quindi, “Casini resta vicesindaco se si dimettono Amori e l’altra Casini. Al loro posto subentrano i primi due consiglieri non eletti e restano gli altri due consiglieri in carica, Ferdinando Maggini e Roberto Zocchi, più i tre assessori”.