Indagato l’assessore Paolo Barbieri per falso in atto pubblico. L’avviso di garanzia per l’esponente di Fondazione, con delega al patrimonio, è arrivato da alcuni giorni. L’episodio da cui tutto è scaturito va ricercato nel Consiglio comunale dell’undici aprile scorso, ovvero nell’atto in cui si prevedeva la vendita di alcuni beni comunali. Tra le voci era finita erroneamente l’ex chiesa della Pace, confusa per un deposito, per una cifra irrisoria di 19 mila euro. Barbieri a quel punto decise di aggiungere a penna, dopo le firme degli altri capigruppo, un 3 davanti al 19 modificando così anche il valore complessivo del documento. Ad accorgersi della modifica fu Paolo Bianchini di Fratelli d’Italia, che mise così la pulce anche nelle orecchie dell’opposizione. E infatti a presentare l’esposto in Procura, sempre ad aprile, dopo che era scoppiato l’imbarazzo in giunta per l’accaduto, erano stati i gruppi di Viterbo Venti Venti e di Forza Civica.