Continua sotto traccia il polverone intorno alla biblioteca comunale di Civita Castellana. A far discutere, come si ricorderà, la procedura di affidamento della sua gestione ad una cooperativa di Viterbo, che, stando a quanto denunciato dall’opposizione e riconosciuto dalla Lega, è vicina a FdI (lo stesso partito di Alberto Cataldi, l’assessore alla cultura). A destare polemiche il modo in cui è stato conferito l’incarico e il fatto che la coop lavora principalmente in altri settori. Adesso la coop stessa, dopo la bagarre, si è ritirata, ma politicamente, e non solo, i problemi restano. I meloniani devono insomma spiegare. Ma finora da parte loro nulla di più che generiche scuse.
E’ notizia di ieri che sulla questione si è mosso pure il prefetto, il quale ha scritto al sindaco di Civita Castellana per avere maggiori informazioni sulla vicenda e constatare di persona se sono state violate le norme. Il sindaco ha rassicurato tutti affermando che quella di Giovanni Bruno è una procedura di rito e che non c’è nulla da temere. Ma l’opposizione resta sul piede di guerra e anche nel centrodestra il clima è tutt’altro che sereno. Sono in molti, anche se non lo dicono, a volere la testa di Cataldi.