L’assessore regionale Massimiliano Valeriani, la responsabile piccoli Comuni, Cristiana Avenali, e il presidente del consorzio Renoils, Ennio Fano, hanno illustrato i contenuti di un protocollo di intesa tra Regione e consorzio per incrementare i livelli di raccolta differenziata di oli e grassi vegetali e animali esausti e per migliorare lo scambio di esperienze e informazioni nel settore.
L’accordo è stato firmato con l’obiettivo di attivare il servizio di raccolta di oli e grassi, vegetali e animali, esausti domestici, nei territori dei piccoli Comuni del Lazio e di aumentare la raccolta differenziata finalizzata al recupero di questi materiali, altrimenti destinati a diventare rifiuto.
“Il protocollo – ha spiegato Cristiana Avenali – intende intervenire a partire dai piccoli Comuni, che sono laboratori di sostenibilità e lo hanno dimostrato con i dati sui Comuni ricicloni (con oltre il 65% di differenziata), in cui 50 su 86 sono proprio sotto i 5 mila abitanti. Tra gli obiettivi dell’accordo c’è anche una forte sensibilizzazione di cittadini e studenti e la realizzazione di un censimento sulla situazione del consumo e della raccolta di olio esausto, oltre che avviare processi di economia circolare dei quali possano essere protagonisti proprio i piccoli comuni”.
I dati in materia sono molto preoccupanti: l’olio immesso al consumo nel nostro Paese (olive, semi…) è di circa 1 milione e 600mila tonnellate. Si stima diventino rifiuto 250mila tonnellate. Circa 80mila tonnellate provengono dalla ristorazione, le raccolte domestiche rappresentano solo il 3% di quanto raccolto, ovvero 2.400 tonnellate. Dati che hanno spinto la Regione Lazio a promuovere azioni concrete per aumentare i numeri degli oli raccolti e soprattutto per sensibilizzare i cittadini di tutte le età, oltre che gli imprenditori interessati. Si è scelto per questa ragione di partire dai piccoli Comuni, che rappresentano il luogo ideale per promuovere modelli di sviluppo sostenibile.
Grazie a questo accordo dunque la Regione, tramite Renoils, promuove la raccolta nelle aree in cui il sistema è carente o del tutto assente; promuove attività di studio e ricerca e si impegna a stimolare iniziative di informazione rivolte agli utenti domestici, alle realtà imprenditoriali, agli enti pubblici e alle scuole. L’accordo prevede anche un sistema premiante: in particolare potrà essere riconosciuta una somma tra i 50 e i 150 euro per tonnellata di olio raccolto, secondo il principio “più si raccoglie più si ottiene” a favore del Comune. Saranno definiti premi da conferire alle scuole più brave che saranno coinvolte in una gara, e il Comune potrà scegliere al posto delle somme in denaro di ricevere un’opera di “valore sociale”, come ad esempio la cura di un giardino comunale, la piantumazione di nuovi alberi, arredi etc.