Fumata nera, l’altro giorno, in terza commissione. Si parlava di centro storico, ma le idee a Palazzo dei Priori sono confuse, ognuno ha la sua ricetta miracolosa da proporre agli altri, per cui, se questi sono i presupposti, sembra difficile che la maggioranza, nonostante l’emergenza rappresentata dai crescenti fatti di cronaca che interessano la zona, riesca a partorire uno straccio di progetto prima della fine della legislatura.
Che le cose non vanno come dovrebbero lo ha dovuto ammettere anche l’assessore Laura Allegrini, quando ha detto che purtroppo “ognuno va dove gli pare”. Una critica espressa con toni pacati, quella della rappresentante di FdI, che è tuttavia l’emblema del modo di agire della giunta Arena. E infatti, in un anno sono tante le idee partorite a parole dai gruppi della maggioranza, ma non si è mai cavato un ragno da un buco. Manca, in buona sostanza, condivisione e convergenza su qualsiasi cosa. E così, ad esempio, non piace all’assessore ai lavori pubblici il progetto del collega di partito Marco De Carolis di fare un museo multimediale sotto gli archi di Palazzi dei Priori, come non piacciono, a ben vedere, altre iniziative estemporanee partorite dalle eccelse menti della sua maggioranza.
La ricetta per far rivivere il centro storico per l’assessora è semplice: vanno riempiti gli spazi e i palazzi vuoti. Su questo binario il primo passo da fare sarebbe di riportare gli uffici comunali entro le mura e lei pensa all’edificio dell’ex Banca d’Italia: “Se fossi stata sindaco sarei andata subito in questa direzione”. Purtroppo il sindaco è un altro. A suo dire i luoghi da recuperare sono tanti, il problema è che manca programmazione e progettualità: ospedale vecchio, Palazzo Farnese, la caserma a piazza della Rocca. Hai voglia a scegliere, l’importante è muoversi.
Da parte dell’opposizione, durante i lavori della commissione, per questo modo di fare della maggioranza non sono mancate le critiche. Chiara Frontini ha obiettato che “i soldi per l’acquisto dei palazzi sfitti non ci sono e che il Comune dovrebbe prima recuperare quello che già possiede e che sta andando a malora”. Per Alvaro Ricci invece è stato “tutto bellissimo quanto fin’ora detto. Ma governate la città da più di un anno ed è arrivato il momento di finanziarle queste idee, e il luogo giusto per farlo è il bilancio. Il tempo corre è l’adesso è già passato”.
In linea con la minoranza, ma disposta al dialogo con la maggioranza la dem Luisa Ciambella. Che si è detta pronta a votare qualsiasi documento che preveda un rilancio del centro storico, a patto che prima vengano ascoltati e coinvolti i cittadini e le associazioni di categoria per avere un punto di vista in più e valutare progetti veramente utili da finanziare. La discussione è finita con un nulla di fatto. Ci si rivede oggi, ma il tempo stringe.