Quella che inizialmente sembrava una caduta, dovuta a un malore improvviso, a distanza di alcuni giorni si scopre essere stata un’aggressione a scopo di rapire. A finire in manette un diciannovenne e un ventitreenne di Viterbo, smascherati dalla squadra mobile grazie alle telecamere di alcuni esercizi commerciali della zona. I due avevano avvicinato l’uomo, un cinquantacinquenne di Allerona (Orvieto), in via della Pettinara il 13 ottobre scorso e, complice l’oscurità della sera, lo avevano aggredito con calci e pugni al volto per portargli via il denaro che aveva con sé. La vittima, in coma dal momento in cui è stato soccorso da alcuni passanti che chiamarono il 118, lotta ancora tra la vita e la morte in coma all’ospedale di Belcolle, dove una settimana fa è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico alla testa.
L’accusa per i due è di tentato omicidio a scopo di rapina, che però, se il cinquantacinquenne non si salverà, si trasformerà automaticamente in omicidio preterintenzionale. A casa di uno dei due, durante le perquisizioni, sono stati ritrovati anche gli abiti che indossava la sera dell’aggressione. I due giovanissimi, classe 1996 e 2000, sarebbero già noti alle forze dell’ordine per altri reati contro il patrimonio e per droga. Interrogati dal pubblico ministero, hanno confessato confermando la ricostruzione degli inquirenti. Ora si trovano nel carcere di Mammagialla. Entro domani la convalida del fermo.
Si tratta di un episodio raccapricciante che getta ancora di più una luce sinistra sulla città di Viterbo, diventata irriconoscibile. Il tutto mentre l’amministrazione comunale disquisisce sui massimi sistemi a proposito di un improbabile piano per salvare la zona, di cui si parla ormai a vanvera da una ventina a questa parte, senza contare la giunta Arena, che, al di là delle chiacchiere che produce, si sta rivelando come la peggiore che la città abbia mai avuto.
Va anche detto che in una città abituata a prendersela sempre con gli stranieri è arrivato senz’altro il momento di interrogarsi tutti sul livello raggiunto. Perché purtroppo, come si vede, a colpire, a parte l’americano che ha ucciso il commerciante Norveo Fedeli in via San Luca, sono purtroppo dei viterbesi doc.