Mentre tra Vittorio Sgarbi e Giovanni Arena va in scena un tragicomico botta e risposta (a tutto vantaggio del primo), amplificato dai media che non trovano di meglio da scrivere, sul Natale viterbese tutto tace. La scadenza per presentare i progetti è prevista, nel bando pubblicato dal Comune, il 10 ottobre per cui tra due settimane si dovrebbe conoscere il nome, presumibilmente tra Gruppo Carramusa e Fantaworld, a cui sarà affidata l’organizzazione del nuovo Christmas Village all’ombra di Palazzo dei Papi.
Ma questa, in realtà, è già di per sé una circostanza che la dice lunga sul forte ritardo accumulato e in prospettiva sul rischio di non riuscire, data la ristrettezza dei tempi, ad allestire un programma all’altezza delle aspettative. D’altro canto, il paragone con quello che fu il Natale a Viterbo negli anni passati, e che quest’anno eredita Sutri, sarà senz’altro motivo di polemiche a non finire che, alimentate da abili manine, potrebbero abbattersi come uno Tsunami sulla giunta Arena, avvelenando il clima natalizio a Palazzo dei Priori… altro che pace e serenità come augurato dal sindaco nella replica agli attacchi di Sgarbi.
Sicuramente l’amministrazione sembra destinata a pagare l’immobilismo che l’ha contraddistinta in tutta questa vicenda, ovvero la presenza di un assessore, Marco De Carolis, poco incline a gestire come si dovrebbe il settore che gli hanno affidato. Tutte cose che ha capito molto bene Sgarbi, che per questo soffia sul fuoco delle polemiche, consapevole che così facendo l’attenzione su Sutri subirà un effetto moltiplicatore, dato che se è vero che loro puntano al pubblico romano è anche vero che vogliono risucchiare il più possibile anche quello della Tuscia, allontanandolo da Viterbo città. Paradossalmente per Sutri è addirittura un bene che a Viterbo città uno straccio di Natale lo si faccia, questo significherà infatti mantenere sempre alta la tensione sul loro Villaggio a suon di polemiche, invettive e attacchi come è accaduto negli ultimi giorni prendendo a pretesto la Macchina di Santa Rosa.
Dunque, Viterbo, ovvero l’amministrazione Arena, sembra destinata ad uscire già sconfitta dagli eventi indipendentemente dalle iniziative che saranno allestite a San Pellegrino e nelle altre zone del centro storico. Una sconfitta sì in parte subita nel momento in cui Fondazione Caffeina è entrata in collisione con Fantaworld, ma in gran parte anche cercata quando non si è stati in grado di gestire il nuovo scenario che si era creato.