“La nostra è una scuola che nasce con l’intenzione e la speranza di provare a far generare nell’animo e nella consapevolezza dei giovani la voglia di impegnarsi nel sociale e nella politica”.
Così Giuseppe Fioroni ha riassunto il senso della prima edizione della Scuola di formazione politica organizzata dal Centro studi Aldo Moro a Mugnano in Teverina dal 19 al 21 settembre.
“Se i nostri giovani, quelli liberi di pensare e scegliere, fuggono dall’impegno politico e da quello sociale, continueranno a impegnarsi solo quelli che hanno un interesse personale o un’aspettativa a cui dare una risposta – ha continuato Fioroni – Perseguire il bene comune significa costruire una prospettiva reale ed è per questo che ci auguriamo che i giovani tornino a impegnarsi in politica, per costruire il proprio futuro e le proprie prospettive, condividendo la speranza di libertà e crescita”.
Il doppio confronto che ha aperto l’attività della Scuola ha visto alternarsi nel giorno dell’apertura Lucio D’Ubaldo, direttore del Centro studi Anci, Damiano Coletta, sindaco di Latina e il professor Lucio Lamberti, docente di scienza delle finanze presso l’Università San Raffaele di Roma che hanno affrontato il tema: “Le autonomie locali come motore di crescita e di sviluppo dei territori”. La parte pomeridiana è continuata con l’intervento dal titolo: “I rassegnati, l’irresistibile inerzia dei quarantenni”, di Tommaso Labate, giornalista del Corriere della Sera. La chiusura dei lavori, ancora incentrata sui giovani, ha visto la presenza di Mauro Paoloni, vice presidente vicario di Banca Popolare Milano e dell’onorevole Luigi Marattin membro della Camera dei deputati e docente di economia politica all’Università di Bologna che hanno discusso sul tema “Quale economia per il futuro dei nostri giovani”.