Il Tribunale amministrativo del Lazio ha concesso la sospensiva sul decreto di commissariamento emanato dalla Regione Lazio anche al Comune di Fabrica di Roma. Parliamo sempre della vicenda Talete. L’invio del commissario era stato deliberato nei mesi scorsi in quanto il Comune guidato da Mario Scarnati, al pari di altri, non è voluto finora entrare all’interno della società idrica provinciale.
E così, dopo Farnese, anche l’amministrazione falisca si è vista accogliere l’istanza. A questo punto accadrà la stessa cosa per Bagnoregio, Farnese, Grotte di Castro, Proceno, Ronciglione, Monte Romano e Villa San Giovanni in Tuscia. A ottobre, per la precisione il 15, il Tar si esprimerà infine nel merito, ma se questi sono i presupposti è facile immaginare una clamorosa sconfitta della Regione.
Per ora la sospensiva blocca il commissariamento fino alla pronuncia di questa sentenza definitiva. Tutto ciò, come già detto, qualora le sentenze definitive dovessero accogliere le ragioni dei Comuni, potrebbe alla fine cambiare radicalmente il percorso disegnato per la gestione idrica in provincia di Viterbo e quindi, in ultima analisi, anche il destino di Talete.