Ha cercato di fare il “ganzo” capovolgendo la foto del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’intento di strappare qualche like su Facebook. Ma la provocazione gli si è ritorta contro. E così il primo cittadino di Vasanello, Antonio Porri, con il suo gesto lascia dietro di sé solo polemiche.
I primi a scagliarsi contro di lui sono statati i suoi concittadini che sui social hanno scritto: “Si vergogni, è una carica istituzionale”. Ma non solo. Infatti, ok protestare; legittimo, lo garantisce la Costituzione, ma i modi con cui lo si fa sono fondamentali. Ora, dopo l’indagine conoscitiva aperta dalla Digos, che invierà nei prossimi giorni un’informativa in Procura, Porri rischia di essere accusato di vilipendio. A Vasanello nel frattempo l’opposizione ne chiede la sfiducia. Promotori dell’iniziativa i 4 consiglieri del centrosinistra: Alessandra Mecocci, Stefano Paolocci, Saverio Creta e Francesco Bergantili, che rivendicano la convocazione di un Consiglio straordinario per le “affermazioni e le immagini condivise dal sindaco attraverso il suo profilo social”, ovvero per la foto del presidente della Repubblica “volontariamente collocata e successivamente fotografata faccia al muro” e le “successive affermazioni a commento del post”.
Le opposizioni promettono inoltre di “segnalare alla segreteria generale della presidenza della Repubblica” quanto avvenuto così da attivare un’azione concreta da parte delle istituzioni.