Come ogni anno, il corteo storico sarà la nota dominante del 2 settembre, quando accompagnerà in processione, lungo le vie della città, il venerato cuore della nostra Santa, a cui tutti i viterbesi tributano così il loro omaggio. Tale avvenimento vuole sottolineare la fede del popolo e la convinzione della centralità di Santa Rosa nel tempo, fin da quando, nel 1512, le autorità locali ordinarono il ripetersi per sempre di questa pia devozione. Così, fin dalla creazione dei primi costumi, l’intento è stato quello di proporre, quanto più fedelmente possibile, l’abbigliamento in uso dal 1251 (anno della morte di Santa Rosa) ad oggi, che, insieme alla serietà ed alla compostezza dei personaggi, dà uno spaccato molto fedele della vita viterbese nei secoli che ci hanno preceduto.
Ogni anno si cerca di rendere il corteo ancor più vicino alla realtà del passato introducendo particolari nuovi, veri ed interessanti, che possano in qualche modo completare la storicità delle cose. Il corteo conta oltre 300 figuranti tra rosine, boccioli, valletti, podestà, milizie, terziari francescani, nobili, assessori, parlamentari e carabinieri reali, sindaci, sottoprefetti e, ancora, notai, dignitari e corazzieri, cavalieri di Malta, delegati pontifici e maestri d’armi. Tutti rigorosamente vestiti con gli abiti della loro epoca.