Anche quest’estate nella Tuscia sono stati innumerevoli i danni provocati dai cinghiali all’agricoltura e alle persone. La situazione, anche all’interno della città di Viterbo e specialmente nella zona dell’Arcionello, continua ad essere ingestibile, con orde di animali presenti nelle ore serali in mezzo alle strade, fino a quaranta/cinquanta capi, che rischiano di provocare ingenti danni a veicoli e persone. L’escalation è il risultato della loro incontrollata proliferazione: il numero dei cinghiali presenti in Italia avrebbe superato abbondantemente il milione, con una diffusione che ormai si estende dalle campagne alle città. Sul punto si sono soffermati sia Coldiretti che Confagricoltura
“La sicurezza nelle aree rurali e urbane della Tuscia – denuncia il Presidente Coldiretti Pacifici – è a rischio per il loro proliferare con l’invasione di campi coltivati, centri abitati, strade ed anche autostrade, dove rappresentano un grave pericolo per le cose e le persone. Gli animali selvatici distruggono i raccolti agricoli, sterminano gli animali allevati, causano incidenti stradali per un totale di danni stimato in quasi 100 milioni di euro all’anno, senza contare i casi in cui ci sono state purtroppo anche vittime; non è quindi più solo una questione di risarcimenti, ma è diventato – continua Pacifici – un fatto di sicurezza delle persone che va affrontato con decisione. Ora non ci sono piu’ alibi per intervenire in modo concertato tra Ministeri e Regioni ed avviare un piano di abbattimento straordinario senza intralci amministrativi. Siamo arrivati ad un punto di non ritorno e nessuna delle istituzioni sembra in grado di prendersi le responsabilità di risolvere il problema concretamente”.
” Per quanto tempo -rincara Remo Parenti, Presidente di Confagricoltura- ancora si protrarrà l’immobilismo da parte politico-istituzionale, vista l’evidente emergenza ambientale e sociale che non riguarda più solo l’agricoltura? E’ urgente arrivare ad interventi risolutivi che pongano fine a questa situazione nell’interesse di tutti”