La crisi aperta da Matteo Salvini sta mandando in crisi più di una persona anche in provincia di Viterbo. Parliamo degli attuali parlamentari della Tuscia: Mauro Rotelli di FdI e Francesco Battistoni di FI. A neanche un anno e mezzo dall’elezione rischiano di tornarsene a casa.
E’ di tutta evidenza, infatti, che se la Lega si presenterà da sola, come ha annunciato il ministro degli interni, cioè senza entrare in coalizione con FdI e FI, sia per Rotelli che per Battistoni sarebbe quasi impossibile vincere il collegio uninominale. Ma d’altra parte, con una Lega a Viterbo al 40 per cento, anche in caso di coalizione è difficile credere che Fusco possa dare il via libera alle loro riconferme. Vorrà infatti piazzare qualcuno dei suoi. Sia Battistoni che Rotelli potrebbero essere, è vero, dirottati sul proporzionale, ma in questo caso, per sperare di essere eletti, dovrebbero essere messi nelle primissime posizioni (la prima o la seconda), anche perché, secondo i sondaggi, FdI e FI senza Lega otterrebbero percentuali molto basse dato che gli elettori di centrodestra sarebbero invogliati (soprattutto in caso di mancata coalizione) a premiare il Capitano. Insomma, il futuro di Battistoni e Rotelli è nelle mani di Salvini.
Ma pure a sinistra, così come nel M5S, se ne vedranno delle belle. Anche qui, dal momento che l’uninominale sia alla Camera che al Senato sarebbe perso proprio perché appannaggio della Lega, tutte le speranze degli aspiranti parlamentari risiedono nel proporzionale. Vale il discorso fatto per Forza Italia e Fratelli d’Italia, anche se, con la percentuale del Pd che è di gran lunga superiore a quelle del partito della Meloni e del partito di Berlusconi, le posizioni utili saranno molte di più. Sull’uninominale è auspicabile comunque una discesa in campo di Panunzi. Se è vero che è l’uomo forte del Pd, come lui stesso si ritiene, quale occasione migliore di questa per dimostrarlo e soprattutto per fare il bene del partito?