Fonte AdKronos
Ha radici antiche la ricerca ‘targata’ Idi Farmaceutici: era il 1870 quando Padre Sala decise di dedicarsi ai malati di tigna delle campagne romane. Poco dopo fu avviata la produzione di rimedi per la cura delle pelle, creando nella Capitale il ‘Sanatorio’, e aprendo nel 1912 una casa di salute dove ora sorge l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata. Oggi Idi Farmaceutici, che fa parte del gruppo della Fondazione Luigi Maria Monti (con Idi Irccs Roma, Idi Villa Paola Viterbo, Rsa Il Pigneto/Villa s. Margherita), conta 61 dipendenti e 27 informatori scientifici. E fra i suoi progetti di ricerca “punta alla realizzazione di un filtro solare innovativo e naturale, capace non solo di bloccare efficacemente le radiazioni Uva e Uvb, ma di limitare la formazione di radicali liberi, grazie alla sua spiccata attività antiossidante”. A descrivere all’Adnkronos Salute il ‘progetto Unico’ è Alessandra Palumbo, Product Manager Dermocosmetico Idi Farmaceutici.
Il “continuo scambio di esperienze” tra Idi Farmaceutici e l’Istituto di ricerca clinica e scientifica della Idi-Irccs “consente all’azienda di garantire la costante evoluzione nella formulazione dei suoi prodotti e di soddisfare pienamente qualsiasi necessità nella prevenzione e nella cura della pelle. L’obiettivo dell’attività di ricerca Idi Farmaceutici – sottolinea Palumbo – è raggiungere standard di qualità per i suoi prodotti, migliorandone efficacia e sicurezza”. Già oggi l’azienda propone solari specifici per la pelle del bambino, ma anche per chi ama sport e tatuaggi. O ancora, prodotti specifici per il viso con trucco permanente o post medicina estetica, oppure arricchiti di acido ialuronico per proteggere dal fotoinvecchiamento.
Il progetto di ricerca Unico sfrutta invece un ‘unico’ ingrediente naturale biodegradabile, non tossico ed ecosostenibile a base di lignina. Per un filtro solare “che troverà applicazione in ambito cosmeceutico, aiutando a prevenire il foto-invecchiamento cutaneo e le patologie connesse, e contribuendo a ridurre significativamente l’impatto sull’ambiente”.
Le radiazioni solari sono causa principale d’insorgenza dei tumori cutanei e le protezioni solari, usate per far ‘scudo’ alla pelle, sono altamente inquinanti per l’ambiente. Ecco perché, dicono da Idi Farmaceutici, è necessario un nuovo prodotto ecocompatibile. Nel progetto Unico l’azienda ha coinvolto l’Università della Tuscia e GentoxChem Srl, specializzate per lo studio di nuovi materiali ecosostenibili, ma anche l’Idi Irccs per lo studio delle proprietà biologiche del materiale e del nuovo prodotto.
Il progetto Unico “prevederà la realizzazione di un prototipo cosmeceutico per la protezione solare – conclude Palumbo – che riassumerà in sé caratteristiche di naturalità ed ecosostenibilità. Le protezioni solari oltre a contribuire al miglioramento del benessere della persona, proteggendo da eritemi e scottature, svolgono una vera e propria funzione sociale. E’ ormai documentato infatti che il loro uso contribuisce alla prevenzione dello sviluppo di carcinomi cutanei, che rappresentano i tumori più diffusi nel mondo occidentale e il cui tasso di crescita è previsto in rialzo anche a causa dell’aumento dell’aspettativa di vita media della popolazione”.