Dopo il coprifuoco emanato venerdì, che impone a tutti i bar e ristornanti all’interno della cinta muraria di abbassare le serrande entro l’una di notte, il Comune, sommerso dalle critiche, cerca di trattare. Le polemiche, d’altra parte, non mancano anche all’interno della stessa maggioranza, come dimostra la posizione assunta dalla Lega.
Fatto sta che il sindaco Arena, per placare gli stati d’animo, ha deciso di incontrare domani in Comune i proprietari dei locali insieme alle associazioni di categoria. Parteciperà anche l’assessore Alessia Mancini. Sicuramente l’obiettivo è di trovare una via di compromesso che non vada a pregiudicare tanto gli affari di bar e ristornati quanto i sonni degli abitanti della zona. Sempre sul tema è previsto, inoltre, in settimana un incontro in Prefettura. Sembra che, come chiesto dalla Lega, ci sia la possibilità di concedere deroghe al coprifuoco ad alcuni locali “virtuosi”. In altri termini, potranno rimanere aperti oltre le una quelli che si avvarranno di personale di security per garantire l’ordine ed il decoro. Sul punto, e per motivare la scelta dell’amministrazione, è intervenuta anche l’assessore allo sviluppo economico, Alessia Mancini, che di questa ordinanza è stata la fautrice.
” E’ bellissimo – ha dichiarato su Facebook – che tanti ragazzi si divertano, ma ciò deve avvenire nel rispetto di tutti. Perché la propria libertà finisce dove violenta quella degli altri. Se vogliamo combattere il degrado del centro storico servono regole precise e veri controlli. In questi mesi ho parlato del centro storico che vogliamo con residenti e gestori dei locali, che ringrazio per il senso di responsabilità e di collaborazione che hanno dimostrato. Nel merito, al contrario di quanto appare, non abbiamo chiuso nessun locale nel centro storico, ma semplicemente revocato la deroga a solo 7 locali. Deroghe che finivano per sembrare privilegi di alcuni rispetto ad altri. Perché? Perché da martedì prossimo, come promesso, inizieremo con le associazioni di categoria e i delegati delle attività del centro storico, l’iter per definire le nuove regole, e di fronte a nuove regole ci è sembrato giusto che tutti partissero dallo stesso livello”.