“Tutto era cominciato con “Idillio verde”, un anno fa circa, – dichiara Candida Pittoritto di Civiltà Italiana – e oggi si è concluso l’idillio “al verde” tra il Sindaco di Sutri e il mecenate Emmanuele Emanuele. Così apprendiamo da “La Zanzara” di Radio 24 e direttamente dalle parole di Vittorio Sgarbi al conduttore Giuseppe Cruciani: “A Sutri, a villa Savorelli, che è un posto comunale, ho un intero piano vuoto. Lo volevo dare a un’accademia d’arte di Emmanuele Emanuele. Ma si è comportato in modo scostante e maleducato e non mi pare più giusto darglielo, gli toglierei anche la cittadinanza onoraria”. Insomma è finito il rapporto amichevole (già interrottosi in passato) tra l’amministrazione sutrina, nella figura del suo sindaco e la Fondazione Terzo Pilastro rappresentata da Emanuele. Sul perché lasciamo sia la sbrigliata fantasia dei cittadini a sbizzarrirsi, piuttosto andiamo a vedere i possibili esiti futuri. Venendosi ad interrompere il contributo, cospicuo va detto, da parte del cittadino onorario di Sutri, adesso ogni cosa si farà più ardua, anche il futuro del neonato museo di palazzo Doebbing risentirà dell’assenza economica di Emanuele. Così forse vedranno i cittadini sfumare il già preventivato restauro del mitreo e altre imprese. In parole più semplici, adesso tutto ruota nelle capaci mani, nel “talento” degli amministratori e noi ben sappiamo di cosa siano capaci. Lungimiranti, competenti, profondi conoscitori non soltanto dell’italiano e delle migliori forme di comunicazione visiva e verbale, di certo la giunta, gli incaricati prescelti dal Sindaco, sapranno sopperire alla grande alla mancanza dei fondi donati magnanimamente e con grande signorilità da Emmanuele Emanuele. Siamo certi che grandi cose, in mano loro, attenti e rapidi amministratori dell’antichissima città, si faranno: concerti con grandi orchestre di caratura internazionale, splendidi buffet, eccellenti restauri del considerevole patrimonio storico sutrino, nonché nuove straordinarie e imperdibili mostre di opere d’arte, il tutto finanziato direttamente dalle casse comunale oppure – meglio – dagli stessi assessori e consiglieri. Quindi, siamo certi che la città, – conclude – dal punto di vista economico, saprà cavarsela benissimo da sola, al limite facendo a meno di qualche necessità basilare… ma questo non dovrebbe essere un problema, a sutri ci sono abituati”.