Dal consigliere comunale Massimo Erbetti riceviamo e pubblichiamo
Apprendo che secondo il presidente di Talete una delle tante ricette per salvare la società idrica sarebbe (il condizionale è d’obbligo anche perché se fossero realmente le parole del presidente sarebbe sconcertante) quella di “rieducare” i cittadini aumentando ancora una volta le bollette idriche, così da spingerli a consumare meno. Si, cari cittadini, avete capito bene: rieducare, i cittadini vanno rieducati punendoli, perché solo con la punizione i consumatori ridurrebbero i consumi di acqua. Questo siamo diventati: limoni da spremere che vanno rieducati.
E poco conta che ogni anno la bolletta idrica subisca un aumento, che la rete disperda il 50% dell’acqua, che fino ad oggi non ci sia stato stato un piano di investimenti serio e che l’acqua sia ai limiti della potabilità.
Comunque alcune notizie interessanti le troviamo, come ad esempio il fatto che secondo il presidente la ripubblicizzazione del servizio idrico costerebbe troppo, per cui, cari concittadini, sappiate che il servizio idrico in Italia è già in parte privato, in barba a quel referendum dove la quasi totalità dei cittadini ha espresso parere contrario. L’acqua, dottor Bossola, è un bene comune e in quanto tale deve essere totalmente pubblico e lontano dalle logiche di mercato. Costi quel che costi, e con me migliaia di altri cittadini, mi batterò con ogni mezzo lecito affinché il servizio idrico viterbese rimanga totalmente pubblico.