Il prefetto scrive a 45 sindaci della Tuscia e chiede di ritirare agli agenti della polizia locale l’arma di servizio in quanto non hanno superato o frequentato i corsi di addestramento previsti dalla legge.
“Si pregano i sindaci – scrive Giovanni Bruno – di voler ritirare l’arma in dotazione al personale con qualifica d’agente di pubblica sicurezza che non ha effettuato e superato il previsto corso di lezioni regolamentari di tiro a segno presso poligoni abilitati e quindi non in possesso del patentino d’idoneità al tiro”.
Un duro colpo alle polizie locali, anche se va detto che è probabile che tra i 45 Comuni ce ne siano molti in regola, il problema è che potrebbero non aver trasmesso alla Prefettura la documentazione che certifica la frequenza di questi corsi. E’ il caso del Comune di Viterbo. Una cosa è certa: per molti sindaci si prospetta un periodo di tempo con le proprie forze “armate” tecnicamente “disarmate” e le pistole nelle casseforti.