Davvero variegato il materiale sottoposto agli studenti per la prima prova della maturità. Una prova inedita, frutto di una recente riforma, che ha riscontrato giudizi ambivalenti sia da parte dei ragazzi che degli insegnanti. I temi proposti erano per tutte le tasche, dall’ermetismo di Ungaretti alla visione della mafia di Sciascia, dall’impegno civile alla fragilità umana del generale Dalla Chiesa, martire di Stato. Un percorso vasto e completo passando per l’impegno civico di Bartali, la salvaguardia del patrimonio storico-culturale in un’interessante proiezione del futuro fino ad un tema che è stato il caposaldo dell’esame: la mafia come concezione passata ma sempre attuale. La notte prima degli esami è sempre nei nostri ricordi: notte fatta di ansia, dubbi, insonnia. Ieri la prima liberazione per gli studenti.
Le scelte degli studenti sono state delle più disparate. A primeggiare nel liceo Buratti, sia nel linguistico che al classico, è stato il tema di attualità riguardante Carlo Alberto Dalla Chiesa. Tema difficile per certi aspetti ma interessante e davvero pieno di riflessioni per altri. Al liceo scientifico ovviamente i ragazzi hanno optato per il saggio scientifico, il tema dell’atomico è andato per la maggiore. In molti si sono detti preoccupati vista la difficoltà della traccia, ma siamo sicuri che riscontreranno un gran successo. Negli altri istituti come al liceo Ruffini, dopo le sei ore, sembrano rispettate le indiscrezioni nazionali che vogliono molti apprezzamenti per “L’illusione della conoscenza”, da un breve estratto di Fernbach e Sloman, ma in molti hanno scelto pure qui la traccia su Dalla Chiesa.