Alessandro Giulivi e Franco Caprioli sono rispettivamente i nuovi sindaci di Tarquinia e Civita Castellana. Una vittoria schiacciante di entrambi, su Gianni Moscherini nel primo caso e Antonio Zezza nel secondo, frutto in gran parte dell’onda lunga leghista in terra di Tuscia, del tracollo del Movimento 5 Stelle, ma anche e soprattutto del fallimento del Pd a trazione ex Ds (Panunzi) e dell’ormai inesorabile morte di Forza Italia.
Escono sconfitte su tutti i fronti, al di là dei fattori localistici, che sicuramente hanno avuto il loro peso, le alchimie politiche che a livello provinciale hanno trovato in questi mesi la loro rappresentazione plastica nel grande inciucio della Talete e nel tentato inciucio in Provincia, attraverso i quali Panunzi e Battistoni – ovvero i massimi rappresentanti istituzionali sul territorio a livello regionale e parlamentare – si sono miseramente illusi di trattenere il potere che gli stava sfuggendo di mano. Non li ha seguiti nessuno.
Non sono stati ascoltati alle europee, come dimostrano le preferenze ottenute dai candidati che portavano, sono stati battuti alle comunali di 15 giorni fa e ora escono definitivamente annientati dai ballottaggi. Forza Italia di fatto non esiste più, i suoi voti sono stati tutti risucchiati dalla Lega, il Pd a trazione panunziana è invece relegato in una posizione di assoluta innocuità, condannato dal modulo imposto dal consigliere regionale all’opposizione perenne. La sconfitta del Pd in due ex roccaforti rosse, quali sono Civita Castellana e Tarquinia, ha il sapore della fine di un’epoca. E’ la certificazione che gli ex Ds non rappresentano neanche più quella sinistra di cui si fregiano di essere eredi. Ma di tutto ciò ci sarà modo di discutere nei prossimi giorni.