Da Sandro Mancinelli, coordinatore provinciale dell’associazione “Sempre avanti” riceviamo e pubblichiamo.
L’assemblea provinciale “Sempre Avanti” – Viterbo ha ragionato su quanto scaturito dal voto del 26 maggio.
In Europa i partiti sovranisti hanno subito una battuta d’arresto che sconfigge il tentativo di riaffermare la visione ristretta delle piccole patrie. In Italia, la Lega ottiene, invece, una netta affermazione prosciugando pesantemente l’elettorato dei 5 Stelle. Tale situazione avrà come conseguenza immediata: 1) l’isolamento dell’Italia e il venir meno del ruolo da sempre ricoperto in Europa. 2) la retrocessione da stato fondatore a componente marginale sia sul piano dei processi necessari di maggiore integrazione dell’Unione sia rispetto alla solidità economica del Paese. Le scelte economiche dei sovranisti italiani non rappresentano nessuna novità rispetto ai precedenti governi di centrodestra dei quali la Lega era parte integrante e i cui effetti gli italiani hanno vissuto sulla propria pelle: spread fuori controllo, contrazione dei consumi, crollo dell’occupazione. E’ quindi indispensabile, per i democratici, accentuare la propria vocazione di forza europeista come unica strada utile al cambiamento e allo sviluppo.
Il Pd a livello nazionale ottiene un risultato positivo sul piano percentuale e di tenuta rispetto al voto delle elezioni politiche. Il Partito democratico non intercetta però quasi nulla dall’astensione, dai voti fuoriusciti da 5 Stelle e Forza Italia che invece confluiscono perlopiù nella Lega di Salvini, con il duplice effetto di rafforzare la destra e destabilizzare il governo.
A livello provinciale lo spostamento a destra è ancora più marcato: ben 10 punti sopra la media nazionale, nel generale arretramento delle province laziali. Alle europee il modello “campo largo” pesato l’anno passato nel voto regionale al 33%, si restringe al 24% a livello provinciale. In termini assoluti meno 15.000 voti rispetto ai 51.000 del 2018 . Evidentemente la sola rappresentanza del Governo regionale non è sufficiente a costruire un consenso più vasto e solido. Anche i risultati delle comunali evidenziano un arretramento diffuso e quindi in controtendenza con gli incoraggianti segnali a livello nazionale, che speriamo si possa contrastare ancora con una difficile ma non impossibile rimonta a Civita Castellana.
Questi dati ci rendono maggiormente consapevoli che nel nostro territorio c’è da ricostruire una gestione politica democratica condivisa e partecipata superando rapidamente il commissariamento della Federazione provinciale. Occorre riacquisire quanto prima sedi e spazi comuni di confronto e decisione senza i quali vengono meno anche il senso di appartenenza, l’impegno e la passione che animano e sostanziano la buona politica. Sedi e spazi dove rimettere mano ad una elaborazione di proposte e programmi coerentemente riformisti per il territorio ed il suo sviluppo. Perché non si compete con la destra con gli esorcismi ed il solo, pur necessario, richiamo ai nostri valori. Noi ci siamo e vogliamo esserci.
L’associazione Sempre Avanti – Viterbo, al fine di promuovere ed articolare una discussione interna capace di rimettere al centro della politica del Pd il coinvolgimento di ampi settori della società viterbese del mondo della produzione, dell’associazionismo e della cultura, si è dotata di una struttura di coordinamento composta da: Sandro Mancinelli (coordinatore), Patrizia Roselli, Alessandra Mecocci, Stefania Folletti, Renato Trapè e Marco Faregna.