Il difficilissimo momento che vive Forza Italia in provincia di Viterbo, dopo la consultazione elettorale di domenica, sembra destinato ad assumere toni di drammaticità nelle prossime settimane e nei prossimi mesi a causa di un probabile fuggi fuggi generale che rischia di relegare il partito in posizione ancora più marginale di quella attuale. Prova ne è il ballottaggio di Civita Castellana, dove sembrano essere tramontati tutti i tentativi fatti a livello provinciale volti a convincere la Lega ad apparentarsi al secondo turno con Domenico Parroccini (solo 700 voti pari a poco più dell’8 per cento).
E’ lo stesso Parroccini in un lungo sfogo su Facebook a manifestare tutta la propria delusione per come si sono messe le cose: “(…) Ho imparato – scrive – che i tradimenti di amici e di parenti, le falsità, l’astiosità immotivata, le ingiustizie, le cattiverie e mancanza di rispetto e lealtà sono momenti di crescita positivi per chi li subisce perché mettono in luce la miserabilità di chi li compie e quindi la propria grandezza interiore. Per questo continuerò a testa alta a portare avanti le mie passioni, consapevole che dignità e coerenza valgono più di una poltrona e (come si dice) chi non mi ama non mi merita . Nella vita faccio ben altro, non vivo di politica ma di una professione che mi da immense soddisfazioni. (…) Ho la coscienza apposto. Non ho accettato i canti delle sirene della Lega che mi proponevano la carica di vicesindaco a patto di tradire FdI con i quali avevo un accordo scritto e firmato ove mi vedevano candidato unico a sindaco e invitavo a trovare una convergenza a tre con la possibilità di fare un passo indietro… Come sono poi andate le cose lo sanno tutti: FdI ha preferito le poltrone piuttosto che rispettare quei valori che tanto decantano come la lealtà. Aspettavano che mi inginocchiassi alla loro prepotenza e al loro tradimento. Non l’ho fatto nella consapevolezza di una scelta difficile, sofferta, che qualcuno non ha capito e altri hanno strumentalizzato. Rigenerare la vecchia guardia tacciandola per il nuovo che avanza è un offesa all’intelligenza di chi ha usato la testa per votare. Il ruolo delle pecore non fa per noi. (…) Ringrazio coloro che, nonostante il trend nazionale che vede altri politicamente vincenti, hanno sostenuto fedelmente la mia reciproca amicizia e condiviso la mia causa e il mio amore per Civita Castellana. (…) Esiste tanta gente per bene e me ne ha dato testimonianza in vari modi e in vari momenti indipendentemente dal colore politico o dove era schierata, che merita tutto il mio rispetto. Così come io non posso essere simpatico o apprezzato da tutti (e non lo pretendo), altri non lo sono per me o se lo erano hanno perso tutta la mia stima con i loro comportamenti o per le loro reiterate maldicenze. Un conto è l’ironia un altro è la calunnia. Prendo atto dell’esito delle urne, stigmatizzando il fatto che con un diverso modus operandi, uniti, si sarebbe vinto al primo turno. Ci hanno esclusi per loro logiche politiche, tradendoci e oggi dichiarano di disdegnare i nostri voti. Da bravi carnefici ostentano di essere nel giusto e confondono, perché non lo capiscono, la nostra fierezza con vittimismo. Credevo erroneamente che il locale non fosse influenzato dal nazionale. Vogliono palesemente fagocitare Forza Italia che ha dato loro una dignità ma abbiamo dimostrato che esistiamo e abbiamo vinto la battaglia della moralità nonostante la loro supponenza. Per me il rispetto e la pari dignità vengono prima di ogni altra cosa. Per questo non mi sento affatto sconfitto, anzi… Tanti auguri per il ballottaggio ai due contendenti”.