Mentre su Talete il Comune e la Provincia continuano a fornire uno spettacolo indecente, nella vita reale la gente deve affrontare i disagi dovuti a un servizio che, scusate il gioco di parole, fa acqua da tutte le parti. Riportiamo, perché basato su una testimonianza diretta, un post pubblicato nei giorni scorsi da Bengasi Battisti, medico, consigliere comunale e fondatore del coordinamento Enti locali per l’acqua pubblica, che inquadra bene la situazione di impotenza e di mancanza di informazioni in cui si trovano i più.
“Durante un incontro pubblico – scrive Battisti – mi ha avvicinato una gentile signora per raccontarmi, con evidente e comprensibile emozione, di una nipotina affetta da leucemia per chiedermi se quel terribile male fosse legato all’acqua contenente arsenico. Ho risposto riportando le stime dell’organizzazione mondiale della sanità: più del 33% delle malattie nei bambini al di sotto dei 5 anni è dovuto a fattori ambientali. Prevenire l’esposizione a questi fattori di rischio salverebbe circa 4 milioni di vite all’anno solo fra i bambini, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo”.