Se la Lega dovesse mollare Arena – così mormora qualcuno – ci sarebbe già chi è pronto a garantire al sindaco i numeri per continuare a governare. Sarebbe questo il piano segreto a cui sta lavorando Forza Italia, che, dopo l’inciucio in Talete e quello tentato in Provincia, starebbe mettendo in piedi la stessa operazione in Comune.
Udite, udite: uno dei consiglieri di opposizione pronto a fare il salto della quaglia sarebbe nientedimeno che Alvaro Ricci. Quello che l’anno scorso, contrariamente al resto del Partito democratico che non diede indicazione di voto, al ballottaggio si schierò apertamente con Chiara Frontini, sostenendo che Arena rappresentava il vecchio. Evidentemente adesso, con un anno in più sulle spalle, Arena è ridiventato giovane. E’ oltretutto la stessa persona, Ricci, che nei mesi scorsi in più di un’occasione ha litigato furiosamente con il primo cittadino. Non c’è che dire: se cosi fosse sarebbe davvero coerente. Coerente alla stregua di Giacomo Barelli, pure lui da quanto si è visto in consiglio comunale pronto a passare dall’altra parte della barricata. Pure lui convertito sulla via di Damasco dopo aver urlato contro Arena ricevendone in cambio la definizione di ipercinetico. Barelli proviene da una scuola, quella di Filippo Rossi, dove la coerenza è un caposaldo teorico e pratico, una scienza talmente esatta da rendere gli opposti sempre perfettamente coincidenti. Destra e sinistra sono in pratica la stessa cosa purché ci sia di che mettere nel piatto. Nella sua incoerenza Barelli riaffermerebbe insomma il principio della coerenza. Coerenza cioè nell’essere incoerenti.
Si dice che dietro ai due ci sarebbe una regia occulta. La stessa che li ha portati a sostenere alle regionali Massimiliano Smeriglio.