La giunta regionale ha deliberato il commissariamento dei primo otto Comuni che non sono ancora entrati in Talete: Villa San Giovanni in Tuscia, Monteromano, Ronciglione, Fabrica di Roma, Grotte di Castro, Bagnoregio, Proceno e Farnese. Il provvedimento, che è stato varato la settimana scorsa, sarà pubblicato sul Bur nei prossimi giorni. Da quel momento diventerà operativo. Prima dell’estate saranno commissariati anche tutti gli altri Comuni.
Il commissariamento nasce per trasferire il servizio idrico – ora gestito in proprio – nella mani della società partecipata. Ovviamente, non mancano le proteste dato che Talete applica mediamente una tariffa più alta di quella che finora è stata fatturata nelle bollette arrivate ai cittadini dei Comuni cosiddetti “ribelli”. A Bagnoregio ad esempio si stima che il prezzo dell’acqua con l’entrata in Talete potrebbe addirittura quadruplicare, motivo per cui il Comune, ricco per via del biglietto che si paga per andare a Civita, ha deciso di rimborsare la differenza a tutte le famiglie.