Zingaretti in tv fa il paladino dei cittadini, ma la Regione sulla sanità taglia a tutto spiano. Un esempio recente? La chiusura del punto di primo intervento negli ospedali di Ronciglione e Montefiascone.
Il deputato del Movimento 5 Stelle Gabriele Lorenzoni cita anche il caso dei due ospedali in provincia di Viterbo, per rispondere al presidente della Regione Lazio, che nei giorni scorsi, durante un’apparizione alla trasmissione “di Martedì”, aveva affermato che non avrebbe permesso al governo nazionale di toccare i servizi pubblici per fare cassa. Tra questi la sanità.
“Evidentemente – attacca Lorenzoni sui social – Zingaretti non si è ricordato dei veri e recenti tagli fatti proprio da lui che hanno portato la sanità nel Lazio al collasso, la peggiore d’Italia”.
Lorenzoni cita il “Rapporto Oasi 2018”, curato dal Centro di ricerche sulla gestione dell’assistenza sanitaria e sociale dell’Università Bocconi, nel quale per il Lazio “si evidenzia anche il record della mobilità passiva, quella dei viaggi della speranza in cerca di un letto fuori dai confini laziali, secondo solo alla Campania”.
“Dopo 8 anni di cure dimagranti – prosegue il deputato grillino – l’organico del sistema sanitario laziale ha perduto 16 ospedali, il 14% del personale e 3.600 posti letto (finendo sotto la media nazionale dei 3 letti ogni mille residenti). Anche per questi motivi aumentano le file nei Pronto Soccorso, i cui tempi di attesa per i Codici Gialli risultano inferiori solo alle Marche. Inoltre, le strutture laziali dispongono solo di ‘7,1 operatori sanitari ogni mille abitanti’ (la Lombardia ne ha 9,6)”.
Lorenzoni infine fa alcuni esempi di questi tagli, tra cui “il declassamento dell’ospedale di Rieti come orbita del San Filippo Neri di Roma, oppure la prossima chiusura dei punti di primo intervento di Ronciglione, Montefiascone e Anagni e lo smantellamento dell’ospedale di Magliano Sabina in Casa della Salute”.