Confimprese dice no alla proposta di trasferire il mercato del sabato dal Sacrario a via Garbini e chiede un incontro all’assessore allo sviluppo economico con tutte le associazioni di categoria e gli operatori di settore per valutare i rischi relativi a questa operazione.
“Non siamo favorevoli – afferma il segretario generale di Viterbo, Giancarlo Bandini – in quanto lo spostamento del mercato creerebbe un danno per il centro storico. Gli operatori su area pubblica sono consapevoli che lo spostamento del mercato in termini economici è una cosa rischiosa e molto grave. Si rischia una forte penalizzazione per le imprese, ed una perdita di attrattività per il centro in cui si svolge, senza contare che la riorganizzazione di una nuova area mercatale è un fatto complesso e difficile da attuare; occorrono molti mesi , in considerazione dei contraccolpi economici che potrebbero subire gli operatori su area pubblica. L’ubicazione di un mercato all’interno di un contesto urbano incide fortemente sulla sua capacità di attrarre visitatori, condizionatamente alla facilità di raggiungerlo e visitarlo. Ci sono dinamiche legate all’ubicazione dei banchi che non possono essere sottovalutate. Ci vogliono mesi e mesi per recuperare la clientela che si perde dopo lo spostamento di un banco: trasferire un banco da una zona ad un’altra è un danno economico per l’azienda e per la famiglia che dall’attività trae sostentamento. Il mercato è un luogo di lavoro importante e una fonte di reddito per le quasi 80 imprese concessionarie del mercato settimanale. Ha inoltre ricadute positive anche per l’economia cittadina per via di una serie di potenziali clienti, nuove opportunità per gli esercizi commerciali, che ne risentirebbero se il mercato venisse spostato fuori le mura cittadine”.
“Lo proposta di spostamento del mercato – aggiunge Bandini – sembra sia stata avanzata da alcuni consiglieri comunali per far si che gli eventuali turisti che arrivano a Viterbo il sabato possano parcheggiare al Sacrario. Lo spostamento di un mercato comporta che l’area deve essere attrezzata, ci devono essere le misure di sicurezza stradale, con particolare riguardo alla facilità di accesso degli operatori, anche con automezzo, e dei consumatori, favorendo il decongestionamento delle aree problematiche; vanno soddisfatte le esigenze di natura igenico-sanitaria e va offerta la possibilità di allacciamento alle reti elettrica, idrica e fognaria. Sarebbe opportuno – conclude il segretario generale di Confimprese Viterbo – che l’assessore comunale allo sviluppo economico sia promotore di un incontro con tutti gli operatori del settore e le associazioni di categoria per un confronto al fine di valutare i rischi di un eventuale spostamento del mercato settimanale”.