E’ giallo sulla posizione che terrà Fratelli d’Italia dopo l’annuncio, a firma del capogruppo Paolo Bianchini, secondo il quale gli assessori Marco De Carolis (cultura e turismo) e Laura Allegrini (lavori pubblici) avrebbero riconsegnato le deleghe nelle mani del sindaco. In effetti, la riconsegna dovrebbe avvenire oggi (dato che ieri e l’altro ieri gli uffici comunali erano chiusi), ma ancora non si sa se i due si limiteranno a comunicarlo verbalmente ad Arena oppure depositeranno una formale rinuncia al protocollo. Da più parti si sostiene che il partito dei meloniani garantirebbe comunque l’appoggio esterno fino all’approvazione del bilancio, dopodiché, per continuare a stare in maggioranza, pretenderebbe la rimodulazione delle deleghe. Rimodulazione a cui in questa fase si è opposto il sindaco per evitare rogne maggiori.
In queste ore se ne dicono tante e la sensazione è che nessuno, a parte il senatore Fusco, abbia le idee troppo chiare su come procedere. Nessuno vuole andare a casa, questo è ovvio, visto che c’è la consapevolezza di non essere rieletti. D’altra parte, come dimostra il voto di otto mesi fa, quando Arena ha vinto solo per 500 voti, la città non è stata mai convinta di questa amministrazione. Figuratevi cosa può accadere se si va ad elezioni anticipate. Elezioni che non metterebbero paura solo alla Lega ed è questo il motivo per cui Fusco tira dritto per la sua strada, intenzionato più di prima a non cedere ai ricatti della Nunzi e dei Fratelli d’Italia che le hanno offerto la sponda.
In altri termini, per i Fratelli d’Italia, dopo le minacce di venerdì, adesso si tratterebbe di trovare il modo di salvare la faccia. Il che può avvenire solo in un modo: ritirare la propria delegazione dalla giunta per un mese, il tempo che serve per approvare il bilancio. Quindi, ridiscutere le deleghe e rimettere dentro i due assessori, che dal canto loro non hanno nessuna intenzione di mollare la poltrona. Così sembra.