Il sindaco Arena ha fatto marcia indietro. Dopo aver definito gli arrestati per mafia dei piccoli delinquenti di provincia, il primo cittadino durante il Consiglio comunale straordinario, chiesto dalle opposizioni e da lui accolto all’inizio non troppo convintamente, ha corretto il tiro e ha annunciato che il Comune potrà costituirsi parte civile verso “questi vigliacchi inqualificabili”. “Non sono delinquentelli – ha sottolineato – ma delinquenti, che usano sistemi mafiosi”. E poi, per giustificarsi della sottovalutazione del problema, senza in verità riuscirci, ha goffamente aggiunto: “L’altra volta mi sono espresso in quei termini per rispetto verso gli inquirenti”.
“Siamo qui tutti insieme – ha aggiunto – per condannare il malaffare che qualcuno ha provato a esercitare nella nostra città. No a chi con imposizione, arroganza e prepotenza vuole farsi avanti, no a silenzio e omertà, no a modelli negativi che possono incidere sulle nuove generazioni”.
Arena ha dunque finalmente preso coscienza della delicatezza del problema ed è sicuro che inizialmente abbia influito non poco sulle sue posizioni freddine (nei confronti del Pd e degli altri partito di opposizione che hanno chiesto il Consiglio straordinario) il coinvolgimento nei fatti che hanno portato all’arresto dei tredici presunti mafiosi dell’assessore Claudio Ubertini. Assessore che, ha detto Antoniozzi di Viterbo 2020, dovrebbe invece lasciare il suo posto.