Alimentazione e pesticidi: sta facendo molto discutere il servizio andato in onda la scorsa settimana su “Striscia la Notizia” in cui si parla dell’indagine condotta dal mensile “Il Salvagente” su 22 tipi di pasta delle marche più note. Scopo dell’inchiesta: scoprirne i livelli di contaminazione rispetto ai prodotti chimici che si usano in agricoltura. Dopo i test di laboratorio il Salvagente ha elaborato una classifica delle varie marche di pasta, dalla peggiore (giudizio scarso, con maggiore concentrazione di queste sostanze) alla migliore (giudizio ottimo, dove la contaminazione è bassa o assente). Una premessa prima di continuare: quando queste sostanze sono state trovate, i loro livelli rientravano sempre nei limiti di legge.
SEGNALIAMO SULL’ARGOMENTO DUE DIVERSE LETTURE: Il fatto alimentare (“La pasta italiana è cambiata? Sì, in meglio. I risultati della rivista Il Salvagente promuovono tutto il settore“); e Altro Consumo (Contaminanti pericolosi nella pasta: facciamo chiarezza).
“Tra le sostanze che abbiamo trovato c’è il glifosato, l’erbicida più utilizzato al mondo, che è anche quello su cui si concentra il sospetto di molti scienziati”, ha esordito il direttore del Salvagente Riccardo Quintili rispondendo alle domande dell’inviato di Striscia.
Si tratta di un prodotto molto impiegato anche nella Tuscia. I campi che hanno subito il trattamento con il glifosato si riconoscono perché assumono un colorazione gialla. “E’ l’erbicida più usato al mondo e viene ampiamente usato nel nostro paese – ha confermato Patrizia Gentilini, oncologo ed ematologo Isde, sempre al tiggì satirico -. E’ fortemente sospettato di essere cancerogeno, in particolare per i tumori del sangue come i linfomi, ma altera anche le funzioni ormonali e soprattutto altera l’ambiente microbico intestinale”.
“Ma non abbiamo trovato solo glifosato dentro queste paste – ha proseguito Quintili -. Siamo andati a cercare le micotossine, soprattutto una categoria, la categoria don. Sono evidentemente tossiche, e producono malessere fisico soprattutto nei bambini”.
E poi i pesticidi, “diversi pesticidi anche nello stesso pacchetto di pasta”. Tutte le sostanze presenti, viene sottolineato nel servizio, non superano i limiti di legge. Ma questi mix sarebbero molto pericolosi: “La presenza da due fino a cinque residui di diversi pesticidi in alcuni dei campioni di pasta analizzati non può essere considerato privo si effetti sula salute – ha aggiunto la Gentilini -.Questi residui, anche se sono presenti nei limiti di legge, quando sonno presenti in miscela, quindi come cocktail, possono veder moltiplicata la loro azione nociva, in particolare in un caso presente, oltre al glifosato, il clorpirifos, un insetticida noto per la sua azione neurotossica in particolare su cervello in via di sviluppo e nessuna dose può essere considerata accettabile”.
Ecco la classifica del Salvagente.
Giudizio ECCELLENTE
De Cecco: voto 9,8 – De Cecco integrale: voto 9,6 – Voiello 100% grano aureo: voto 9,5 – La Molisana: voto 9,5 – Rummo: voto 9,1
Giudizio OTTIMO
Alce Nero Bio: voto 9 – Garofalo integrale: voto 8,9 – Rummo Bio integrale: voto 8,9 – De Cecco Bio: voto 8,8 – Coop Bio: voto 8,7 – Buitoni: voto 8,7
Giudizio BUONO
Barilla Bio: voto 7,5
Giudizio MEDIO
Barilla 5 cereali: voto 6,9 – Garofalo: voto 6,7 – Esselunga: voto 6,5 – Barilla: voto 6,4 – Divella: voto 6,3 – Coop: voto 6,2 – Granoro: voto 6,1 – La Molisana integrale: voto 6
Giudizio MEDIOCRE
Del Verde: voto 4,5
Giudizio SCARSO
Combino (Lidl): voto 3,5 – Tre Mulini (Eurospin): voto 3
Come difendersi allora da queste sostanze? Quattro le soluzioni indicate dal direttore del Salvagente: realizzare etichette più trasparenti; vietare l’uso del glifosato; limitare l’effetto cocktail e non fissare limiti di contaminazione troppo alti.
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