L’annuncio che all’inizio del nuovo anno la sanità del Lazio sarebbe rientrata nel regime ordinario è stato l’ennesimo bluff del presidente Zingaretti. E’ quanto sostiene Raffaele Aurigemma dopo la mancata conclusione del lungo periodo di commissariamento, che invece era stata annunciata per fine anno.
“Un anno fa – spiega il capogruppo di Forza Italia alla Regione Lazio -, a pochi mesi dalle elezioni, si svolse una conferenza stampa alla presenza del presidente Zingaretti e dell’allora ministro della Salute, dove venne annunciata l’uscita dal commissariamento della sanità laziale, a partire dal 31 dicembre 2018. All’epoca manifestammo le nostre perplessità perché era alquanto singolare parlare di una ipotetica uscita dal commissariamento, con dodici mesi di anticipo. I nostri dubbi si sono rivelati fondati, visto che siamo all’inizio del 2019 e nulla è cambiato, e cosi sarà almeno per qualche altro mese. Dunque ci chiediamo: che senso ha avuto annunciare in pompa magna, durante una conferenza stampa, una cosa che poi non si è concretizzata nei tempi previsti? O forse è stata la classica trovata propagandistica a ridosso della campagna elettorale?”.
“Di fatto – continua Aurigemma – si è trattato del solito bluff, della ennesima promessa non mantenuta da Zingaretti, come ci ha abituato in questi anni. Ad oggi la sanità della nostra regione, oltre ad essere commissariata nonostante le parole del Governatore, continua a evidenziare numerose criticità, dai pronto soccorso in tilt alle liste d’attesa e alla cronica carenza di personale. Senza dimenticare che il Lazio resta la regione con l’aliquota Irpef tra le più alte di Italia. E questa è la realtà. Il resto sono chiacchiere”.