Dopo l’appello di Paola Celletti (Lavoro e Beni comuni) affinché il sindaco metta a disposizione locali del Comune per i senzatetto, sull’emergenza freddo intervengono anche Usb, con la sua Federazione sociale, e Altro Circolo. L’appello stavolta è rivolto alle istituzioni religiose “per aprire ogni struttura che possa dare protezione ai senza fissa dimora: chiese, sale parrocchiali, palestre o qualsiasi altro locale” idoneo allo scopo.
I bollettini meteo della Protezione Civile sono allarmanti per la Tuscia, in particolare per le persone costrette a vivere in mezzo alla strada. Sono previste giornate di freddo intenso in tutta la Regione, nel Viterbese le temperature minime potrebbero sfiorare gli otto gradi sotto lo zero. “In situazioni climatiche così estreme è necessario che tutte le strutture sia pubbliche sia private siano aperte per chi ne ha bisogno”, dicono Usb e Altro Circolo.
Il sindacato e l’Altro Circolo, in collaborazione con la Caritas, stanno distribuendo cibo, vestiario, coperte e bevande calde alle persone costrette a vivere in strada. “Oggi però – si legge in una nota – questo non è sufficiente a proteggerle. Un sottoscala o un portico infatti non sono abbastanza contro i rischi dell’ipotermia che possono condurre in breve tempo al coma e alla morte”.
I viterbesi hanno risposto con grande solidarietà agli appelli, consegnando centinaia di vestiti e coperte imbottite. Usb e Altro Circolo sono “certi che la Curia e tutte le istituzioni religiose e laiche non saranno da meno, nel solco del messaggio papale in base a cui la solidarietà è il primo obbiettivo della cristianità”.