“Ci impegneremo per mantenere questo primato”. Parole di Giovanni Arena pronunciate non più tardi di due settimane fa ai microfoni della Rai per commentare la classifica sulla qualità dell’aria nelle città italiane. Indagine che vede Viterbo al primo posto. Se ne è parlato molto in questi giorni. Alcuni canali nazionali hanno descritto addirittura una Viterbo che non esiste, dove i cittadini si spostano usando le biciclette o a piedi. Per farvi capire meglio, si è arrivati a fare l’elogio della ferrovia Roma – Viterbo. Una prece.
Ora noi non vorremmo fare i soliti guastafeste, ma i buoni propositi del sindaco rischiano già di saltare in aria, scusate il gioco di parole. Aria pulita infatti significa anche un efficiente servizio di trasporto pubblico. Tutto il contrario di quanto avviene a Viterbo, dove, con il nuovo anno nuovo, sono sati dismessi 11 autobus ed ancora non si sa quando arriveranno quelli nuovi per rimpiazzarli. Intanto però in città stanno già saltando alcune corse.
Si trattava di mezzi vecchi e inquinanti, è vero, ma è ovvio che senza autobus in strada la gente – o almeno chi può – ricorrerà all’uso delle macchine, con il conseguente aumento di traffico, smog e polveri sottili, oltre ai disagi per spostarsi da una parte all’altra della città. Ma anche per tragitti più brevi.
Da esultare per l’aria pulita a imprecare per quella cattiva, il passo può essere davvero breve.