I Fratelli d’Italia si agitano, sbraitano e minacciano crisi. Poi ci ripensano e si stringono attorno al sindaco Giovanni Arena come se nulla fosse. Agitati, a dir la verità, sono un po’ anche quelli di Forza Italia e il Comune va avanti così, un giorno bene e l’altro male, in attesa di un chiarimento che, secondo tutti, dovrebbe avvenire in occasione delle europee, quando finalmente, come se non fossero bastate le elezioni di neanche 6 mesi fa, i partiti potranno pesarsi. Ovviamente non sarà così, perché le europee nulla c’entrano con il Comune, ma intanto si tratta di un buon alibi per rimandare a data da destinarsi quello che potrebbe essere fatto oggi.
Tutto in verità avviene ai danni della Lega, perché in effetti il vero problema, a Viterbo, tanto per Fratelli d’Italia, quanto per Forza Italia, è proprio il partito di Fusco. Non va giù a nessuno che esso sia al centro dello scacchiere e che soprattutto riscuota tanti consensi tra i cittadini. Eccolo il motivo di tanto nervosismo a Palazzo dei Priori. Tutti, con Fusco, sorridenti davanti e pronti a colpire alle spalle. Povero senatore, non basta vincere per stare tranquilli, tocca pure difendersi dalle serpi in casa.
Eppure Fusco, nonostante ciò, tira diritto per la sua strada, consapevole, non solo di essere con il vento in poppa, ma anche di risultare più simpatico, qui a Viterbo, di tanti altri politici di centrodestra. Fusco – dicono molti – è l’unico con cui si può parlare, l’unico che ti sta ad ascoltare e che in Comune cerca di evitare gli scontri nell’interesse generale nonostante le rogne che piantano tutti gli altri.