E’ da due giorni che con la notizia secondo la quale a Viterbo si respira l’aria più pulita d’Italia, assistiamo a servizi televisivi su canali nazionali in cui si parla della città dei papi come fosse la città delle due ruote. “I viterbesi? Vanno tutti in bicicletta”. Ma chi? Ma, soprattutto, dove visto che le piste ciclabili nel capoluogo rappresentano un miraggio? La morfologia del territorio, poi, non ha aiuta neanche.
Basta vedere l’ingorgo che si è fermato ieri in città per dire che Viterbo non è Ferrara, tanta per citare una città in cui spostarsi con il mezzo a due ruote è l’abitudine. Oppure fare un giro nel week end di sera per il centro.
Il bello – si fa per dire – è che nonostante questa bufala sia in giro da due giorni, gli amministratori continuano ad alimentarla sui media (tv e social), e a vantarsi del primato dell’aria pulita come fosse un risultato di chissà quali politiche attente all’ambiente, quando il primato in sostanza è dovuto al fatto di essere una città senza insediamenti industriali.
In un servizio di una emittente privata è stato detto addirittura che se i viterbesi non inquinano è grazie anche alla cura del ferro messa in atto dalla Regione Lazio. Ve lo giuriamo, hanno detto proprio così. Non era una battuta. Anche in questo caso, non se ne è accorto davvero nessuno, visto che per andare a Roma da Viterbo in treno i tempi si sono addirittura allungati.
Per smentire queste notizie basterebbe citare l’altra classifica, quella che vede Viterbo tra le città più motorizzate d’Italia. Ma di questa non parla nessuno.