C’è fermento a Nepi in vista delle prossime elezioni amministrative.
Giovedì scorso, al termine di un periodo di incubazione, si è riunito un comitato civico di cittadini, di amministratori ed ex amministratori, con l’obiettivo di fare un focus sullo stato in cui versa la cittadina e la comunità che la abita. “Un focus aperto – si legge in un resoconto della serata – al quale ha partecipato una nutrita rappresentanza della popolazione, indicativa delle realtà del territorio, che ormai già da anni condivide l’esigenza di creare e strutturare un recipiente eterogeno, fatto di idee e iniziative, ma soprattutto, di buona volontà, che si ponga l’obiettivo di risolvere, o quantomeno di affrontare, i problemi e le criticità che ormai da anni affliggono il paese della bassa Tuscia”.
All’analisi dello scenario comunitario e sociale “si è affiancata un’altrettanta complessa attività di pianificazione strategica per lo sviluppo delle attività economiche atta a far fronte alle sempre più complesse sfide dei tempi”.
“A margine del dibattito – prosegue il comunicato – si è palesata la necessità di costruire un contenitore umano, fatto di identità, soprattutto civiche, di professionalità, passione e visione, che possa essere in un momento di forte indecisione e superficialità, un punto di riferimento indispensabile per poter legare in maniera esclusiva la politica alla comunità, così da non cadere nell’errore comune di tanti gruppi di imporre un programma dall’alto, frutto solo ed esclusivamente dell’analisi elettorale e non di un vero e proprio confronto”.
All’unanimità è stato nominato coordinatore il dottor Nicola Polici, che avrà il delicato compito di ascoltare le istanze dei cittadini, di raccogliere le criticità delle aziende e del mondo artigiano, “ma soprattutto di iniziare e coordinare i lavori per la creazione di una progettualità ambiziosa e sostenibile, quindi di aprire questo contenitore ad una comunità che mai come in questo momento ha bisogno di ritrovarsi per costruire e rigenerare un territorio dalle mille potenzialità inespresse”.