
La coerenza non è dote in cui spicca il governo a trazione Cinque Stelle. Da tema delle infrastrutture – vedi il caso della Tap – alla pace fiscale, la lista delle contraddizioni tra quanto annunciato in campagna elettorale e quanto realizzato una volta al potere sarebbe lunga da fare. Ma forse il voltafaccia sulle questioni ambientali è forse la vicenda più emblematica di tutte, vista la sensibilità che il movimento di grillo aveva sempre mostrato sull’argomento.
Succede così che mentre a Viterbo il consigliere grillino Massimo Erbetti si accinge a presentare in conferenza stampa con il sindaco “Alberi per il futuro”, un progetto assolutamente lodevole che prevede la messa a dimora di 40 piante in zone della città dove il verde scarseggia (iniziativa di cui fu ideatore tre l’altro Casaleggio), nelle stesse ore il governo Cinque Stelle con il decreto Genova approvi norme che vanno in una direzione completamente opposta a quella ambientalista: stiamo parlando dell’ormai famoso condono edilizia per Ischia e dell’innalzamento del livello di idrocarburi nei fanghi di depurazione destinati all’agricoltura. Provvedimenti che se fossero stati realizzati dal centrodestra o dal centrosinistra i grillini si sarebbero arrampicati sul tetto di Montecitorio in segno di protesta.
Ma questo è. E la sensazione è, viste le premesse, che nei prossimi mesi dovremmo abituarci ad assistere ad altri voltafaccia di questo tenore.