Stavolta è il turno dei metronotte, ma sono solo gli ultimi della lista ad alzare la voce. Lavorare per Filippo Rossi non conviene, almeno a giudicare dalle decine di testimonianze di giovani che nella migliore delle ipotesi hanno preso quattro lire e nella peggiore, come nel caso appunto dei metronotte, non sanno ancora quanto tempo devono aspettare per vedersele liquidate. Dietro le luci della festa si nascondono insomma storie un po’ meno festose.
A quasi tre mesi dalla conclusione del festival estivo, niente, nemmeno una lira, dice il sito Viterbonews24, che ha raccolto alcune testimonianze. E non si parla di grosse cifre. 600 euro netti per 12 giorni di lavoro continuativi, dalle 23 alle 8 del mattino. ”Avevano detto che lo stipendio sarebbe stato pagato con un po’ di ritardo, questo è vero – spiega un lavoratore – ma che entro fine agosto le somme spettanti sarebbero arrivate. Invece siamo quasi a ottobre e ancora niente. Non parliamo di migliaia di euro – sottolinea –, ma è una questione di rispetto per chi lavora. Se l’evento è riuscito è anche grazie a noi”. Pare che dietro ai mancati pagamenti ci siano dei ritardi nell’erogazione dei contributi provinciali e regionali, questa almeno è la spiegazione ufficiale che Caffeina avrebbe dato agli operatori della vigilanza. ”Quello che fa rabbia è che nessuno ci ha avvisato, se non li avessimo contattati per avere spiegazioni sui ritardi se ne sarebbero fregati”, conclude il suo sfogo il giovane lavoratore.