Sulla carenza di personale medico presso l’emodinamica di Belcolle interviene il sindacato Nursing Up.
“Di questa vicenda – dice il segretario provinciale Mario Perazzoni – ci colpisce: la mancanza di capacità di programmazione rispetto ad una crisi di organico dei medici ampiamente annunciata; il costo di una soluzione tampone che impegna pesantemente le risorse economiche aziendali, soprattutto in un momento in cui mancano perfino i farmaci, presidi e cancelleria visto che il ricorso a medici esterni può costare fino a 1000 euro al giorno (oltre 300.000 euro all’anno) per coprire i turni di due medici specialisti; e la mancanza di iniziative relativamente alla cronica e gravissima carenza di personale infermieristico al quale non vengono nemmeno pagate le ore di straordinario, per non parlare delle difficoltà di godere del diritto alle ferie per garantire gli attuali livelli di assistenza pari a quelli minimi imposti per legge in caso di sciopero”.
“Una situazione, quella attuale – continua Perazzoni – che amplifica il malcontento del personale di fronte alle modalità con cui sono state fino ad ora valorizzate alcune professionalità, ancora visibili in alcuni provvedimenti che descrivono in anticipo alcune traiettorie di carriera (vedi il provvedimento a favore di una infermiera di Civita Castellana nominata referente del GoPS); una strategia da sempre adottata in questa Asl che fino ad ora ha penalizzato le persone in possesso di competenze reali e certificate e che sembra riconfermarsi ad ogni occasione utile. Invitiamo, quindi, la direzione aziendale a voler riconsiderare le scelte di cui sopra in funzione dell’economicità e del merito, a provvedere all’assunzione di personale (in particolare personale infermieristico dopo 13 anni di blocco delle assunzioni), ad avviare un percorso di valorizzazione del personale trasparente evitando i numerosi ricorsi di fronte al giudice del lavoro che contraddistinguono, in particolare, questi ultimi tempi”.