Piscine Carletti, due mesi dopo le promesse dell’assessora al termalismo Claudia Nunzi – “in tempi strettissimi una nuova staccionata, massima attenzione ai rifiuti e sistemazione del manto stradale” dichiarava a fine luglio – la situazione di degrado è sempre la stessa. I rifiuti che strabordano dai cestini non ci sono più, è vero, ma in compenso i secchi per i rifiuti sono tutti a terra, capovolti. Quelli fissati nel terreno addirittura divelti. Stesso discorso per quanto riguarda la staccionata, per lunghi tratti mancante oppure danneggiata. La Nunzi aveva garantito che in tempi brevissimi sarebbe stata sistemata. Invece ancora niente.
Il panorama si fa davvero desolante quando ci si avvicina alle vasche. Qua e là i resti di una sdraio, alcuni asciugamani abbandonati chissà da quanto sotto le piante, un pannello di quelli che servono a proteggere i cruscotti delle auto dal sole. In un angolo, vicino al parcheggio, qualcuno ha allestito una specie di barbecue, con tanto di griglia e una bottiglia di spirito infilata nell’insenatura di una roccia. Nessuno che controlli, a quanto pare.
Intorno alle vasche poi si trovano rifiuti di ogni genere: pneumatici di auto e biciclette, lamiere, contenitori di vernice, scarti di un cantiere edile.
La strada, infine, è sempre un campo minato. Sembra di camminare tra i crateri della luna. La Nunzi anche in questo caso aveva promesso che il Comune avrebbe sistemato le buche. Nel parcheggio, in effetti, è stato scaricato il materiale utile al caso, due montagne di terra. Ma stanno lì da tempo, tra poco probabile che ci nasca anche l’erba.
Forse l’assessora Nunzi, oltre che a perseguire chi stende i panni in centro e alle multe per chi fa l’elemosina, dovrebbe iniziare anche a occuparsi seriamente dei problemi del termalismo, tra l’altro uno dei temi che stanno più a cuore alla Lega sin dalla sua comparsa nel capoluogo della Tuscia.