La “regina” di Sutri è tornata a indossare la corona in due imperdibili fine settimana dedicati al gusto e alle antiche tradizioni. Già, il legume tipico della splendida cittadina in provincia di Viterbo ha un nome nobile, un gusto inconfondibile e in cucina si presta ai più svariati accoppiamenti. Non a caso Carlo Magno fu uno dei primi estimatori del fagiolo regina che appartiene alla famiglia dei borlotti, ha grandi dimensioni e un colore bianco crema con screziature rosse: un’occasione per scoprirlo la darà la sagra del fagiolo, che, dopo l’esordio del 25/26 agosto il 1° e 2 settembre con la sua 44esima edizione.
Negli stand gastronomici i visitatori potranno gustare questa delizia condita con un filo d’olio della Tuscia ma anche con salsicce, cotiche, gnocchetti e insalata nelle tipiche ciotole di terracotta, insieme a gustose specialità alla brace e all’ottimo vino della zona. Musica dal vivo, folclore e spettacoli vari faranno da divertente contorno alla festa per onorare al meglio la “regina” di un intero territorio.
Si racconta che Carlo Magno, dopo aver mangiato troppo alla corte papale durante i festeggiamenti per la sua incoronazione ad imperatore, venne colpito da un attacco di gotta nel territorio di Sutri e guarito con questi fagioli. Questo prodotto è legato a doppio filo al territorio dell’Alto Lazio almeno dal ‘700, quando, alle colture di canapa dimesse a causa del loro sempre minore impiego, si sostituirono quelle di fagioli; l’acidità dei terreni della zona, l’elevata umidità dell’aria e le temperature basse tipiche delle piccole valli dove viene coltivato, danno vita a una varietà dal gusto unico e dalla buccia che si mantiene particolarmente tenera dopo la cottura.