“E’ stata fatta la scelta di seguire le persone coinvolte senza una denuncia pubblica, ma viste le recenti dichiarazioni istituzionali che sembrano concentrate nuovamente nella colpevolizzazione dello ‘straniero’, a domande specifiche, abbiamo parlato della situazione globale in cui sono costretti a vivere e lavorare le persone straniere, regolari e non, nella città di Viterbo”.
La federazione Usb di Viterbo torna sulla vicenda dei cartelli anti-immigrati che sono stati attaccati di notte sulle porte di alcune case dove vivono cittadini stranieri e risponde a chi, nella giunta, aveva parlato degli immigrati come la causa dell’emergenza abitativa nella Tuscia, sia per quanto riguarda l’assegnazione delle case popolari, sia per il problema degli affitti in nero. “Spesso, infatti, è il contrario. In centro vengono affittate case anche fatiscenti, addirittura senza l’allaccio alle fogne, a prezzi molto alti e al nero. Lo straniero, magari senza permesso di soggiorno, ha meno rivendicazioni. Per il proprietario è più semplice approfittarsi”.
Invece sui cartelli anti-immigrati, l’Usb ha spiegato che “si tratta di episodi che sono iniziati a gennaio e sono continuati fino ad oggi”. In un solo caso il destinatario dei messaggi intimidatori – tutti più o meno di questo tono: “non vogliamo i neri”, “andate via”, “via di qua” – ha sporto denuncia. “Gli immigrati hanno paura di esporsi, temono di essere presi di mira, per questo preferiscono tacere”, dicono.
La notizia ha suscitato molte reazioni. Soprattutto sulla Rete, dove in tanti hanno espresso rabbia e preoccupazione. Altri invece hanno invitano i viterbesi a far sentire la propria voce, “perché c’è il rischio – scrive un utente – che il comportamento scellerato di pochi, macchi l’immagine di un’intera città”.
La vicenda è stata ripresa e rilanciata da tutta la rete di soggetti (quotidiani on line, personalità pubbliche, operatori sociali) che si occupano di immigrati e integrazione. Ma non solo.
In tutto questo dibattito, fa rumore invece il silenzio delle istituzioni e della politica viterbese.