Sergio Caci lascia Forza Italia “perché – dice – non mi ritrovo più nei metodi, nelle scelte del corpo dirigente, delle candidature, nella non condivisione delle decisioni nonostante faccia parte dei quadri dirigenti”. Il sindaco di Montalto di Castro ribadisce le ragioni della sua decisione al Viterbese e in una lettera rivolta ai suoi concittadini pubblicata su Facebook. Lettera che riportiamo sotto.
“Partiamo dalla notizia di uscita da Forza Italia. Sì è vera, ma senza polemiche. Ne ho parlato con i parlamentari del collegio ed i vertici del partito, spiegandone le ragioni: la non condivisione dei metodi di selezione ancora oggi utilizzati, il mancato ricambio, l’assenza di una leadership chiara. Tutti conoscono l’affetto e la stima che nutro nei confronti del presidente Antonio Tajani (nostro concittadino onorario), magari fosse stato scelto come coordinatore nazionale di FI!!! Purtroppo Berlusconi non riesce più a fare certe scelte perché costretto a dare spazio anche ad altri ed il partito viene abbandonato dagli elettori e dai militanti.
Sono uomo del centrodestra, che alle scorse politiche si è presentato unito. Oggi c’è una parentesi con la Lega al governo che considero giusta, perché riandare subito al voto sarebbe stato deleterio per l’Italia. Spero, però che questa alleanza sia breve, per tornare al voto di nuovo uniti e superare la soglia del 40%, necessaria per poter avere la maggioranza parlamentare. Nel frattempo, come ho detto, giudico l’offerta politica di Matteo Salvini, la più conforme alle attese dei nostri elettori. Se dovessimo votare oggi sceglierei lui. Detto questo, nonostante i contatti con il partito di Salvini, non ho mai dichiarato di voler aderire e militare nella Lega, che è cosa ben diversa e più impegnativa dal votarla.
Gli altri partiti della coalizione, come ad esempio Fdi o Noi con l’Italia, pur rispondendo ad un elettorato più esiguo, hanno comunque dei rappresentanti con cui la nostra amministrazione dialoga in maniera proficua. Questo, naturalmente, accade anche con i maggiori partiti avversari, senza aver mai avuto problemi di sorta, se non piccole schermaglie politiche.
Tutta la confusione messa in scena, come dicevo prima, ha avuto un unico comune denominatore: cercare di sminuire o cancellare il lavoro dell’amministrazione per mettere zizzania tra la maggioranza di governo ed i propri elettori. Per questo Vi scrivo per rassicurarVi. A settembre, terminato il periodo estivo, durante il quale stiamo offrendo una delle migliori stagioni del litorale laziale, indirò un’assemblea pubblica. Noi siamo abituati al confronto. Un’assemblea durante la quale presenteremo ciò che in un anno abbiamo fatto e quello che faremo. Sono contento di ricevere molti complimenti proprio da Voi e dai turisti, per come il Montalto e Pescia sono amministrate e tenute, ma bisogna fare di più. Per questo partiranno nuovi progetti, accelereremo l’attuazione del programma elettorale, stimoleremo i responsabili a velocizzare il lavoro dopo le decisioni della giunta e del consiglio, rimoduleremo le deleghe assessoriali e consiliari laddove serva per operare meglio, analizzeremo il raggiungimento degli obiettivi richiesti ai nostri collaboratori per, se necessario, apportare dei correttivi o cambiare le persone.
Una cosa è certa, non fatevi distrarre da chi vuol seminare zizzania. Io sono qui e faccio il sindaco. Questo è il mandato per cui mi avete votato e non ho altre velleità. Se in futuro la mia esperienza amministrativa potrà servire a qualcuno, sarò fiero di servire in altro modo le istituzioni del mio Paese. Se non è necessario, tornerò al mio lavoro. Non permetto a nessuno, cavalcando scelte intime ed anche sofferte, se proprio la vogliamo dire tutta, di strumentalizzare un evento del genere per indossare abiti da politico fallito con zero seguito o cercare di oscurare l’immenso lavoro che la mia amministrazione sta facendo”.