Il Centro di studi alpino con il Dibaf, il Dipartimento per l’Innovazione nei sistemi biologici, agroalimentari e forestali dell’Università degli Studi della Tuscia, si è aggiudicato progetti europei sulla bioeconomia ed economia circolare nello spazio alpino.
L’Università degli Studi della Tuscia da sempre ha creduto in un progetto scientifico e culturale che supera i confini regionali e anche nazionali, guardando alla realtà alpina come modello di sviluppo e di crescita dei territori. Per questa ragione l’Ateneo ha una sede interdipartimentale che è il Centro di studi alpino (Csalp) situato presso il Comune di Pieve Tesino, nella Bassa Valsugana. Su proposta e gestione del Dipartimento Dibaf, Csalp attualmente si è aggiudicato due progetti europei: Circularalps e AlplinkbioEco (responsabile scientifico professoressa Manuela Romagnoli) sotto l’egida della strategia macroregionale alpina Eusalp.
Entrambi i progetti hanno come target la bioeconomia e l’economia circolare calate sulle nuove filiere ad elevato valore aggiunto. L’innovazione in questo settore vede l’impiego di fibre e nano-particelle a base lignocellulosica per impieghi come tessile, packaging, automotive, previa estrazione di sostanze naturali con potere antiossidante, anticancerogeno ed altro ancora.
Circularalps è focalizzato sulla filiera foresta legno. Mentre, Alplinkbioeco avrà un impatto sulle industrie dei settori legno, agricoltura, imballaggio alimentare/farmaceutico, chimica. Il modello che risulterà alla conclusione di entrambi progetti sarà poi valutato per la sua eventuale trasferibilità nelle aree interne del centro Sud del territorio nazionale.