Nell’ambito della Festa del miracolo, con cui Vallerano celebra la Madonna del Ruscello, per sabato 7 luglio alle 17 è in programma un importante concerto nell’omonimo santuario. Ne sarà protagonista l’organo: in questa chiesa ce n’è infatti uno monumentale del Seicento, suonato nel 1707 da Handel che eseguì, mentre era ospite dei Ruspoli a Vignanello, il Salve Regina. Il prezioso strumento sarà affidato per l’occasione alla sensibilità e alla perizia tecnica del maestro Angelo Silvio Rosati, musicista di fama internazionale tra i più quotati. Rosati eseguirà musiche di Johann Sebastian Bach, Marco Enrico Bossi, Leon Boellman e George Frideric Handel. Partecipa il vescovo di Civita Castellana Romano Rossi, che prima del concerto terrà una conferenza su “La devozione mariana nella Chiesa delle origini”.
Il santuario di Santa Maria del Ruscello è un piccolo scrigno di opere d’arte. Oltre all’organo, disegnato da un architetto francese, contiene alcune tele di famosi pittori italiani: Lanfranco, Pomarancio e Troppia. Senza parlare dell’altare maggiore, simile a quello della chiesa di Santa Maria del Popolo a Roma. Relativamente all’organo, va detto che esso torna a funzionare al termine di un complesso restauro eseguito dalla ditta Formentelli di Camerino su iniziativa di un comitato, presieduto da Massimo Fornicoli, che è riuscito a mettere insieme un ingente finanziamento (circa 200mila euro) grazie all’intervento congiunto dello Stato italiano e di quello vaticano.
La festa e il concerto sono organizzati dalla Confraternita del Rosario, costituita nel 2003 su incoraggiamento del parroco don Claudio Fune, raccogliendo l’eredità di una precedente Confraternita e dell’Associazione omonima alla quale si debbono la promozione e la cura di gran parte delle attività, religiose e culturali, che caratterizzano la vita del santuario, compresa quella che ha portato a riconoscere, da parte della Chiesa romana, la Madonna del Ruscello protettrice dei donatori di sangue del Lazio. La Confraternita svolge anche un’intensa attività volta alla custodia e al recupero delle tradizioni popolari, non solo religiose, particolarmente di quelle legate al Natale, e ad ogni luogo di culto mariano presente sul territorio (Santa Maria delle Pieve e Santa Maria del Rosario).