Venticinque lavoratori a rischio licenziamento alla Smavit, l’azienda di Vitorchiano che produce articoli igienico-sanitari in acciaio porcellanato.
A lanciare l’allarme è il segretario generale della Cisl di Viterbo Fortunato Mannino, che torna a ribadire la necessità che la Tuscia venga inserita nelle aree di crisi complessa. Proprio per discutere di questo ipotesi è stato fissato un incontro in Regione per lunedì prossimo alla presenza dei segretari regionali e provinciali dei sindacati di categoria.
“E’ solo un primo incontro ma ci auguriamo che possa essere concretamente utile per riconoscere la nostra provincia come area di crisi complessa”, sottolinea Mannino, mettendo in evidenza come la situazione occupazione nella Tuscia si stia facendo sempre più difficile: “Alla drammatica vicenda della Maico di Orte e dell’ex Alta di Bagnoregio si sono aggiunte le paure dei delegati e dei lavoratori della Unopiù, che a settembre non potranno più contare sugli ammortizzatori sociali, e l’annuncio della Smavit spa di Vitorchiano con cui ha comunicato l’attivazione della procedura di licenziamento collettiva per riduzione di personale (ben 25 lavoratori)”.
La situazione, secondo la Ust Cisl, è allarmante e non concede molto tempo
“L’incontro del 9 luglio rappresenta quindi un’opportunità che nessuno deve lasciarsi sfuggire – continua il sindacalista -. Se il nostro territorio venisse inserito fra le aree di crisi complessa avrebbe la possibilità di risollevarsi accedendo a una serie di benefici, investimenti e ammortizzatori sociali che mai, come oggi, sono stati messi a disposizione dalle istituzioni regionali e nazionali, e mai, come oggi sono urgenti”.
Per raggiungere questo importante risultato, la Cisl, che già in passato ha esortato i politici locali e nazionali ad intervenire, a non rimanere indifferenti sulla sorte di queste aziende, auspica “un forte impegno dei parlamentari eletti nel nostro territorio” e chiede alla nuova amministrazione comunale un coinvolgimento in prima linea: “Lo dobbiamo ai lavoratori in difficoltà, non possiamo e non dobbiamo farli sentire soli, alla nostra città e a tutto il territorio provinciale”, conclude Mannino.