Passata l’ubriacatura della campagna elettorale per le elezioni comunali, assistiamo alla fragilità di una maggioranza che già mostra tutte le tensioni mal celate e il disappunto per un ballottaggio di gran lunga sotto le aspettative. Da parte sua, l’opposizione è fin troppo debole (tante liste civiche, la galassia Frontini) e deve resistere a un’erosione costante da destra. Un’erosione che non è facile fronteggiare con un moto perpetuo inconcludente e parolaio, fatto di annunci senza risposte.
E non sarà facile, dopo la cocente delusione, tenere i “rivoluzionari” assieme per cinque lunghi anni sulla linea della protesta senza proposta: i serra-panunziani, senza partito, senza radicamento, alimentati solo dalla gestione del potere (che mal si coniuga con il ruolo di opposizione) si sono già liquefatti come neve al sole. Chi la farà, l’opposizione? Serra, con i suoi molteplici impegni professionali pubblici e privati, in attesa di aurei orizzonti? Difficile, non ci sarà Panunzi che tenga…
E la dottoressa Patrizia Frittelli, primario a Roma, oberata di lavoro? In consiglio non ci andava quasi mai quando era in maggioranza, figuriamoci ora che è all’opposizione. E poi per cosa e per chi? Per quel Panunzi che può anche essere un peso negli ambienti che frequenta? Quanto a Lina Delle Monache, è sempre in giro per l’Italia per le sue battaglie a favore dei malati diabetici. Un lavoro complesso, il suo, per il quale Parlamento e governo richiedono neutralità, e dove Panunzi non sanno neppure chi sia.
Insomma, abbiamo un’opposizione fai-da-te che ha consumato senza esito la sua voglia di vendetta. Un’opposizione senza partito, senza politica, solo come falange organizzata del potere. Quanto reggerà? Di cosa parlerà per cinque anni? Di Asl, di Ater?
Poi c’è Filippo Rossi che si dimette e lascia il fido Barelli a guardia dei propri interessi. Ma se si è dimezzata in cinque anni, nel 2013 Caffeina si sarà estinta. E’ ben poca cosa un progetto politico legato a una manifestazione, che più di ciò che ha fatto non può fare. E dei 5 Stelle che dire? Se saranno in due, potranno operare politicamente un po’ meglio dì come hanno fatto finora…altrimenti il prossimo giro scompariranno anche loro.
In definitiva, l’unico partito esistente all’opposizione è il Pd, che indubbiamente, come sa bene la maggioranza, schiera tre persone esperte, competenti e capaci non solo di opporsi ma di farsi, insieme al partito, artefici di un’alternativa credibile, specie dopo essersi liberate dei traditori. Quei traditori usciti finalmente alla luce del sole, evidenziando quello che per cinque anni l’attuale maggioranza diceva dai banchi dell’opposizione, e cioè che gli oppositori veri all’amministrazione Michelini erano una parte del Pd. Quella parte che o è padrona oppure sfascia tutto, erede di una sinistra datata che ormai sta scomparendo ovunque.