Nella sala riunioni della cittadella della salute, la Asl di Viterbo ha presentato il 2° rapporto provinciale del registro tumori.
Per CasaPound si tratta di “un pannicello caldo a copertura di quanto negli anni sull’argomento non si è fatto”.
“Un sostantivo del genere non è il massimo quando si parla di settore pubblico, ma per definizione un’azienda è tale se produce fatturato – si legge in una nota del movimento -. Nel caso in oggetto, il fatturato incrementale per una Asl deriva esclusivamente dalla misura in cui il piano regionale e quello aziendale riescono a frenare la migrazione dei pazienti verso altre strutture ospedaliere fuori regione. Questo fenomeno è in evidente crescita, a conferma di come dietro l’apparenza di un infiocchettato secondo rapporto, la conquista di fiducia dell’utenza conseguente alla reale capacità d’intervento e soluzione delle criticità sia pressochè pari a zero. In sostanza, si tiene il conto della serva sulle neoplasie ma non si attuano provvedimenti finalizzati a far sì che il paziente preferisca curarsi nella Tuscia”.
Secondo CasaPound, viste le eccellenze presenti a Belcolle e nelle strutture superstiti, il problema è di natura essenzialmente gestionale: “Che la direzione sanitaria intenda coprire questa netta insufficienza con la presentazione di un semplice elenco delle criticità appare quantomeno singolare”,