Nessuna presa di posizione – neanche di circostanza – da parte dei consiglieri regionali viterbesi sullo scandalo che sta scuotendo i palazzi della politica e della pubblica amministrazione a Roma. Silenzio.
Nessuna reazione – non tanto sulla questione in sé del nuovo stadio della Roma – quanto sul coinvolgimento degli uffici regionali nell’inchiesta, se è vero che, al di là dell’arresto dell’ex assessore all’urbanistica Michele Civita, la magistratura sta passando al vaglio le pratiche prodotte, oltre che dal Campidoglio, dalla Regione. Silenzio.
Non giungono dichiarazioni da Enrico Panunzi, che all’epoca dei fatti oggetto di indagine era presidente proprio della commissione urbanistica (in questa seconda legislatura è vicepresidente), né dalla grillina Silvia Blasi, di solito sempre pronta ad intervenire ogni volta che vengono alla luce vicende di questo tipo.
Eppure, sarebbe auspicabile che, in quanto rappresentanti istituzionali sul territorio, facessero conoscere ai cittadini viterbesi ciò che sta accadendo in Regione. Tanto più (vedi articoli sopra) se sono coinvolti un imprenditore (Parnasi) impegnato direttamente a Montalto di Castro e un dirigente di Gallese (Carini) che secondo i magistrati avrebbe fatto chiedere un incarico per la moglie.